Tesori di Maremma
La abbiamo conosciuta a Scansano, un lunedì di maggio di quasi due anni fa, al banco di assaggio di “Rosso Morellino”, evento annuale dove l’indiscusso protagonista è il Sangiovese della Maremma.
In quell’occasione scoprimmo i due tesori della Tenuta Pietramora di Colle Fagiano: il Brumaio, il miglior Morellino di Scansano del 2016; e appunto lei, la sua produttrice, Gaia Cerrito.
Capimmo subito che il primo tesoro, un sorprendente Sangiovese in purezza dalle inattese sfumature e complessità gustative, non sarebbe mai potuto esistere senza il secondo.
Gaia ci raccontò del suo percorso di donna imprenditrice, alle prese con la complessità della direzione di una azienda vinicola ma che non rinuncia a vivere fino in fondo l’esperienza della famiglia: moglie e madre di quattro figlie avute in tre anni, a cui dedica appena possibile ogni attenzione e il suo sempre positivo sorriso.
Gaia è accogliente, spontanea, simpatica ed empatica: dopo pochi minuti che ci parli, sei già bell’entrato con entrambi i piedi nella sua dimensione.
Laureata in pittura all’accademia partenopea di belle arti, è una donna colta, di carattere e passione, che si è dedicata, assieme al papà Pietro, a conoscere profondamente tutte le espressioni della terra di quest’angolo di Maremma, investendo energie e sogni per assorbirne col tempo ogni segreto e ricchezza.
Il risultato è un Morellino di Scansano dal carattere inconfondibile, territoriale, caldo… proprio come le persone che lo hanno realizzato.
La Tenuta Pietramora di Colle Fagiano si trova in una posizione strategica per esposizione, con il vento del mare in lontananza che accarezza le vigne, le crepe del suolo, i profumi penetranti del bosco, gli uliveti sui versanti scoscesi e i colori del sicomoro circostante: insomma, ‘il paradiso all’improvviso’.
Da qualche mese Gaia Cerrito è entrata – unica donna – a far parte del CdA del Consorzio del Morellino di Scansano, vedendo riconosciuto anche in questo contesto più istituzionale il suo impegno profuso per la promozione e per la valorizzazione non solo del vino ma anche del territorio.
Nella mitologia greca Gaia era la dea creatrice dell’universo, il suo nome significava ‘Madre Terra’: nessun nome poteva rappresentare meglio la realtà di questa speciale donna di Maremma.